Il logo dei DC Studios è ambientato in un vicolo piovoso di Gotham
Narrative
In seguito agli eventi di The Batman (2022), Oz Cobb, alias il Pinguino, fa una mossa per prendere le redini del mondo del crimine a Gotham. Dal trucco che si scioglie alle riprese a temperature gelide, Colin Farrell e Cristin Milioti parlano di come sono entrati nel personaggio durante la produzione di “The Penguin”. Colin Farrell ha lottato duramente per far fumare tabacco alla sua versione del Pinguino in The Batman (2022), ma non ci è riuscito. Per la sua serie, tuttavia, il personaggio è raffigurato come un consumatore occasionale di tabacco, con una preferenza per i sigari. Un ombrello cade e il logo cambia nel logo della Warner Bros.
In primo piano in Graham Norton e ospiti: Lady Gaga/Demi Moore/Colin Farrell/Richard Ayoade/Jack Savoretti (2024)
Il nuovo show della HBO The Penguin, uno spin-off della serie di Matt Reeves The Batman (2022) è un’entusiasmante immersione nel mondo criminale di Gotham City. Guidata da Colin Farrell nel ruolo del personaggio principale Oswald Cobblepot, alias The Penguin, questa serie amplia il tono crudo e noir impostato dal film e offre ai fan un’esperienza nuova ma familiare nell’universo di Batman. A differenza della maggior parte dei contenuti correlati ai supereroi, The Penguin si concentra sugli elementi più oscuri e umani dei criminali di Gotham, allontanandosi dal crociato incappucciato per mettere in luce l’ascesa di uno dei nemici più famigerati di Batman. Trama Ambientata subito dopo gli eventi di The Batman, la serie esplora il viaggio di Penguin per colmare il vuoto di potere lasciato nell’impero criminale di Gotham. Con Carmine Falcone morto e l’infrastruttura di Gotham nel caos, Penguin coglie l’opportunità di scalare i ranghi, determinato ad affermare il controllo sui sindacati criminali della città.
L’interpretazione di Colin Farrell L’interpretazione di Colin Farrell di Penguin è a dir poco straordinaria
La sua trasformazione da sottocapo a grande signore del crimine è il fulcro principale, che conferisce a The Penguin un’atmosfera da dramma mafioso più simile a The Sopranos che a una tradizionale serie sui supereroi. La serie evita intelligentemente di fare troppo affidamento sull’ombra di Batman, consentendo a Penguin di brillare davvero come protagonista. Senza la presenza opprimente del protettore di Gotham, crea una dinamica nuova e interessante, in cui Oswald è libero di operare in uno spazio moralmente ambiguo. Questo cambiamento narrativo sembra fresco per il genere e aggiunge profondità al mondo criminale di Gotham senza concentrarsi troppo sullo spettacolo dei supereroi. Fisicamente irriconoscibile nel suo trucco protesico, Farrell abita completamente il personaggio con una performance sfumata che bilancia la brutalità di un boss mafioso con le insicurezze e l’ambizione che lo guidano.
Farrell aggiunge strati al personaggio, andando oltre la stereotipata rappresentazione del cattivo
The Penguin non è più solo una caricatura di un cattivo deforme che brandisce un ombrello; invece, è raffigurato come un giocatore spietato e calcolatore nella gerarchia criminale di Gotham, il che lo rende terrificante e stranamente simpatico. Il suo Oswald Cobblepot è astuto, manipolatore e pronto a rompere le ossa, ma è anche un uomo guidato da un profondo complesso di inferiorità e desiderio di rispetto. Guardarlo navigare nelle acque insidiose del mondo criminale di Gotham è avvincente e fornisce un approccio concreto al personaggio, rendendo The Penguin un affascinante studio del personaggio. Atmosfera e tono grintosi In termini di atmosfera, The Penguin mantiene la stessa estetica grintosa e piovosa che i fan hanno amato in The Batman. Le strade buie e infestate dalla criminalità di Gotham sono splendidamente girate, con un’enfasi sul realismo rispetto alla stravaganza dei fumetti.
Il tono dello spettacolo è cupo, violento e carico di tensione, che ricorda i thriller polizieschi neo-noir
Ogni scena è intrisa della corruzione e del decadimento di Gotham, e sembra che il pericolo si nasconda in ogni ombra. La scenografia è di prim’ordine, con elementi scenici che sembrano un’estensione naturale della Gotham City di Reeves. I club squallidi, i vicoli degradati e le opulente ville dei signori del crimine contribuiscono tutti a rendere la serie immersiva.